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Corpo Nazionale Soccorritori Acquatici e Guardia Spiaggia

 

Associazione per la divulgazione della cultura del Soccorso Acquatico e per la promozione della sicurezza balneare

Associazione per la divulgazione della cultura del Soccorso Acquatico e per la promozione della sicurezza balneare

Assistenza Acquatica Professionale e Sicura

Il Piano collettivo di salvataggio del Corpo Nazionale.

Questa modalità di organizzare la sorveglianza e il soccorso in maniera integrata è stata già adottata da diversi anni in alcune zone di Italia e viene denominata PCS (Piano Collettivo di Salvataggio).

 

Il PCS è un accordo che viene stipulato tra stabilimenti balneari e le Amministrazioni Comunali che ne hanno la competenza o con le Regioni in alcuni casi. Il piano viene approvato dalla Capitaneria di Porto territorialmente competente e contestualmente viene affidata l’organizzazione del servizio di salvataggio ad un unico soggetto professionalmente preparato e competente.

 

Questo sistema comporta vantaggi per:

•⁠ i Soccorritori acquatici che ricevono una formazione qualificata, standard ed omogenea su tutto il territorio nazionale, incrementando così il loro e l’altrui livello di sicurezza, maggiore tutela della loro identità professionale, una garanzia sulla loro collocabilità, contratti di lavoro adeguati alla mansione esercitata e una maggiore tutela sindacale e giuridica;

 

•⁠ la Capitaneria di Porto e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ciascuno per la propria competenza, che possono interfacciarsi, in caso di necessità, con un unico soggetto che abbia il controllo diretto della sorveglianza in possesso di mezzi nautici o DPI adeguati con cui supportare determinate richieste in avvalimento in caso di emergenza;

 

 

 

 

•⁠ i bagnanti ai quali viene garantito un unico standard di sicurezza, omogeneo su tutto il territorio nazionale, per la loro sorveglianza.

 

•⁠ gli stabilimenti balneari che possono affidare la sorveglianza e il soccorso ad un soggetto espressamente competente in materia;

 

•⁠ le Amministrazioni Comunali che riescono così a meglio tutelare le spiagge libere, soprattutto se queste sono  inserite in alternanza con gli stabilimenti balneari in concessione.

 

Questo sistema ha l’obiettivo di essere capillarmente diffuso su tutto il territorio nazionale, coinvolgendo, all’interno dell’organizzazione del CONASAG, imprese, cooperative, consorzi ed associazioni di categoria che già operano nel settore o che ne siano i destinatari, mettendo a loro disposizione personale selezionato e altamente qualificato o mediante la certificazione delle competenze dei propri addetti, organizzando sessioni di approfondimento e verifica degli standard minimi necessari a garantire la massima sicurezza nei rispettivi scenari di impiego.

 

 

Corpo Nazionale Soccorritori Acquatici e Guardia Spiaggia

 

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Il pattugliamento sicuro con “I Guardia Spiaggia”

Il servizio di patrol spiagge, proposto dalla nostra associazione, garantisce la sicurezza e la tranquillità di tutti i bagnanti. Per lo svolgimento delle sole attività di sorveglianza, monitoraggio ed educazione alla sicurezza, dove non è fondamentale essere in possesso di elevate prestazioni natatorie e quindi di un brevetto rilasciato ai sensi delle attuali normative in vigore, il CONASAG intente introdurre e far riconoscere, la qualifica del “GUARDIA SPIAGGIA” da impiegare, nei Piani Collettivi di Salvataggio, in postazioni alternate tra un soccorritore acquatico (addetto specializzato nel soccorso in acqua)  e l’altro, al fine di garantire comunque la sorveglianza del fronte di spiaggia o presidiando eventuali postazioni di video sorveglianza, mediante l’utilizzo di droni ed altre nuove tecnologie di sorveglianza remota, così come avviene ormai da alcuni anni all’estero con gli “Beach Headquarters”, postazioni con un'ampia veduta panoramica. Tale figura dovrà essere in possesso di tutti gli altri requisiti richiesti per svolgere l’attività di soccorritore acquatico (competenze di primo soccorso, BLSD, conoscenza normative, esperienze pregresse) ma non dovrà essere necessariamente in possesso anche dell’abilitazione specifica (brevetto MIP) che viene rilasciato ai bagnini/assistenti bagnanti solo al superamento di impegnative prove di voga e di resistenza, oltre a capacità natatorie performanti. Il Guardia Spiaggia diventerebbe così una porta d’ingresso alla professione di soccorritore acquatico, soprattutto per i più giovani, attraverso un periodo di formazione in situazione e affiancamento da parte di soccorritori acquatici esperti.  Una opportunità anche per quanti hanno svolto questa attività per anni e quindi con molta esperienza, ma che non raggiungono più lo standard di prestazioni natatorie richieste dalla normativa in vigore per svolgere il soccorso acquatico. Con queste figure si potrebbe quindi garantire comunque la sorveglianza e il primo soccorso sui litorali più estesi e soprattutto sulle spiagge libere, per lo più sprovviste di qualsiasi tipo di sorveglianza nel periodo estivo, dovuto anche alla mancanza di risorse da parte degli enti locali. Dati e studi riscontrano proprio sulle spiagge libere il verificarsi, nella maggior parte dei casi, di incidenti e annegamenti per la mancanza di sorveglianza. Il Guardia Spiaggia, in quanto presidio di monitoraggio e sorveglianza, (anche se non abilitato al soccorso acquatico) pur in presenza di cartellonistica che informa della mancanza del servizio di salvataggio, potrebbe comunque attivare i primi soccorsi o intervenire nei piccoli incidenti in spiaggia e allertare i bagnanti della presenza di pericoli, o in caso di condizioni meteo marine sfavorevoli alla balneazione.

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Organizzazioni simili all'estero

Molti paesi hanno organizzazioni strutturate che svolgono funzioni simili a quelle del Corpo Nazionale Soccorritori Acquatici Guardia Spiaggia, ecco alcuni esempi:

 

•⁠ US Coast Guard (USA) e Royal National Lifeboat Institution (RNLI) (Regno Unito) sono tra le organizzazioni più conosciute che, pur non essendo esattamente "Guardia Spiaggia", si occupano della sicurezza in mare e lungo le coste.

 

•⁠ Australian Surf Life Saving (Australia). In Australia, l'organizzazione più importante che si occupa di sorveglianza e salvataggio sulle spiagge è la Surf Life Saving Australia (SLSA). La SLSA è una delle più grandi organizzazioni di soccorso marittimo volontario al mondo e coordina circa 300.000 membri in tutto il paese. I membri, che spesso indossano uniformi con il tipico colore giallo e rosso, sono addestrati al salvataggio e al pronto soccorso in caso di emergenze in spiaggia.

 

•⁠ Lifeguard Organizations in Spain. In Spagna, esistono organizzazioni locali di salvamento e soccorso sulle spiagge che operano sotto la supervisione di amministrazioni locali o regionali. In particolare, esistono servizi di salvataggio delle coste che collaborano con altre autorità competenti, come la Guardia Civil o la Polizia Locale. Ogni regione costiera può avere un proprio sistema di protezione civile in spiaggia.

 

•⁠ Beach Patrols in France. In Francia, Le Patrouilles de Plage (pattuglie di spiaggia) sono gruppi di volontari o personale professionale che operano in molte località turistiche e balneari. Questi gruppi sono spesso integrati con le autorità di polizia locale e si occupano di garantire la sicurezza dei bagnanti, specialmente in alta stagione. 

 

•⁠ Lifeguards in New Zealand. In Nuova Zelanda, le Lifeguard Services sono gestite principalmente dalla Surf Life Saving New Zealand (SLSNZ), che è un'organizzazione che si occupa di sicurezza marittima e salvataggio lungo le spiagge. La SLSNZ ha una rete di volontari che operano sulle spiagge di tutto il paese, simile a quella australiana.

Il Beach Patrol Headquarters

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foto: Castellano Lisa.

PRESIDI ESTIVI SOCCORSO ACQUATICO DEI VIGILI DEL FUOCO

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Le unità del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco costituiscono una componente qualificata nell’ambito degli assetti operativi utilizzabili dall'organizzazione SAR nazionale, concorrendo all'attività di ricerca e soccorso in mare coordinata dall’Autorità Marittima, ai sensi del D.P.R. 28 settembre 1994, n. 662, “Regolamento di attuazione della Legge 3 aprile 1989, n. 147, concernente adesione alla convenzione internazionale sulla ricerca ed il salvataggio marittimo, adottata ad Amburgo il 27 aprile 1979” e che le finalità della presenza dei Vigili del fuoco è quella di assicurare, quale tutela di un primario interesse pubblico, un servizio di vigilanza e salvamento acquatico in coordinamento con le Capitanerie di Porto.
Il predetto servizio di prevenzione dal rischio e soccorso pubblico è ordinariamente operativo lungo alcuni litorali italiani, nel periodo estivo,  in virtù di apposite convenzioni stipulate dagli enti locali territorialmente competenti.

 

 

Convenzioni con enti locali

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